Il provvedimento, cha attua l’art. 1 della Legge n. 123 del 3 agosto 2007, è stato approvato dal Consiglio dei ministri del Governo Prodi e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Riordina le numerose disposizioni che sono state emanate nell’arco degli ultimi settanta anni andando a costituire il nuovo Testo Unico Sicurezza (D.Lgs. 81/08).

Tra le principali novità contenute nel Testo Unico della salute e sicurezza sul lavoro segnaliamo:

  • l’estensione delle norme a tutti i settori di attività, privati e pubblici, a tutte le tipologie di rischio e a tutti i lavoratori e lavoratrici, subordinati e autonomi;
  • il rafforzamento delle prerogative dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza;
  • la rivisitazione e il coordinamento delle attività di vigilanza;
  • il finanziamento delle azioni di formazione e informazione come l’inserimento nei programmi scolastici e universitari della materia della sicurezza sul lavoro;
  • l’eliminazione o la semplificazione degli obblighi formali;
  • la revisione del sistema delle sanzioni.

Cos’è il Testo Unico Sicurezza sul Lavoro

Il Testo Unico Sicurezza in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro è l’insieme di norme contenute nel Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81 che ha riformato, riunito ed armonizzato, abrogandole, le disposizioni dettate da numerose precedenti normative in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro succedutesi nell’arco di quasi sessant’anni, al fine di adeguare la normativa all’evolversi della tecnica e del sistema di organizzazione del lavoro.

La struttura della legge è impostata prima con la individuazione dei soggetti responsabili e poi con la descrizione delle misure gestionali e degli adeguamenti tecnici necessari per ridurre i rischi lavorativi.

Entrano in vigore le disposizioni che prevedono nuovi adempimenti rispetto a quelli già previsti dal D.Lgs.626/1994, come la redazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR).

Alla fine di ciascun titolo vengono indicate le sanzioni in caso di inadempienza.

È previsto l’arresto da 4 a 8 mesi o l’ammenda da 5.000 a 15.000 euro nei casi di mancata redazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) o di mancata nomina del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP). È invece punibile con l’arresto da 6 mesi ad un anno la mancata redazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) nelle imprese pericolose come i cantieri edili particolarmente complessi.

Il nuovo Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro abroga numerose leggi, tra cui il D.Lgs. 626/1994, il D.Lgs. 494/1996 e l’articolo 36 bis, commi 1 e 2 del DL 4 luglio 2006 n. 223 (primo decreto Bersani).

Al testo degli articoli del decreto legge 81/2008 sono stati aggiunti altri 51 allegati tecnici che riportano in modo sistematico e coordinato le prescrizioni tecniche di quasi tutte le norme più importanti emanate in Italia dal dopoguerra ad oggi.

In ambito legislativo, la denominazione Testo Unico Sicurezza è tra l’altro erronea, in quanto la sicurezza è di competenza esclusiva delle Regioni, all’art.1 comma 2 si sottolinea la clausola di cedevolezza di questo Decreto Legislativo, ovvero nel caso in cui un soggetto con competenza in materia di sicurezza (regioni) legiferi in opposizione al D.Lgs.81/08, esso viene a decadere sul territorio di competenza dell’organo legiferante.

Il D.Lgs.81/2008 è stato successivamente integrato dal D.Lgs.106 del 3 agosto 2009 recante disposizioni integrative e correttive del Decreto Legislativo 81/2008, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Le norme per la sicurezza sul lavoro contenute nel cosiddetto ‘decreto correttivo‘ sono entrate in vigore il 20 agosto 2009.

Il Testo Unico Sicurezza si applica a tutti coloro che hanno una partita iva, e il titolare (o amministratore) ha un’altra persona (oltre lui) che svolge, anche una tantum o occasionalmente anche gratis, un qualunque tipo di lavoro per conto di quella partita iva. Con questa definizione si possono includere tutte le situazioni in cui i titolari sono due o più.

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